Non esistono regole universalmente valide o soluzioni «perfette» per la collaborazione interaziendale. L’organizzazione, la comunicazione o la condivisione dei profitti all’interno di una comunità possono essere adeguate alle esigenze dei partecipanti. Ciò che è stato deciso in passato può anche essere modificato e ridefinito in un secondo tempo. Lo scopo di questa pagina è illustrare il margine di manovra di cui dispone per elaborare il suo progetto di collaborazione e in che modo le disposizioni e i contenuti contrattuali di una collaborazione possono essere adattati ai suoi desideri ed eventualmente modificati.
Basta cliccare sull’elemento che le interessa e scoprire in che modo gli altri capiazienda lo vivono, lo gestiscono ed eventualmente lo modificano.
Durata
La durata di una gestione collettiva dovrebbe essere scelta in modo da dare stabilità e sicurezza a tutti i partecipanti per un certo periodo, ma non vincolarli a tempo indeterminato o per varie generazioni. Se sono coinvolti investitori o finanziatori, occorre rispettare anche la durata minima da loro decisa (ad es. nel caso di un diritto di superficie).
Esempi di disposizioni relative alla tempistica:
- Nessuna definizione esplicita, ad esempio nel caso di forme di collaborazione semplici o sulla base di un patto verbale.
- Determinazione della tempistica fino al raggiungimento dell’età del pensionamento di un/a socio/a.s
- Le tempistiche dipendono dalle indicazioni della banca, eccetera e non sono rilevanti per i soci della comunità.
- Comunità aziendale Suter-Schmid – Video: domanda sulle tempistiche al socio Matthias Suter
- Tempistiche diverse per il contratto della società e per il diritto di superficie nel caso di investimenti edilizi congiunti.
- Tempistiche non definite nel contratto, in quanto il progetto non ha una durata esplicita (ad es. nel caso di Sagl con la possibilità di cambiare dirigenti/soci e quindi di continuare anche se i soci fondatori abbandonano).
Organizzazione
Nella maggior parte dei casi, l’organizzazione e la ripartizione del lavoro si basa su una divisione delle responsabilità, motivo per cui solo la responsabilità strategica è assunta integralmente da un socio della comunità. In genere il lavoro quotidiano, operativo nei diversi settori è svolto congiuntamente da tutti i soci, in modo da conservare le competenze tecniche e le possibilità di sostituirsi a vicenda.
Esempi di organizzazione tra i diversi soci:
- Nessuna ripartizione, non essendoci una fusione dell’intera azienda. Gestione indipendente per proprio conto.
- Organizzazione in settori di responsabilità strategici, lavoro operativo congiunto.
- CAC Bachmann-Schläpfer-Fritschi – Video: domande sulla ripartizione dei compiti e sulla pianificazione strategica al socio Ernst Bachmann
- Azienda lattiera pioniera di Alberswil
- Suddivisione dell’azienda in una parte strategica (tutti i membri della comunità) e in una parte operativa (solo i capiazienda).
- Suddivisione della comunità aziendale in attività agricole e non agricole (ad es. pensione per cavalli), che in realtà sono gestite separatamente in termini operativi e strategici. Nell’ambito delle attività agricole, settori di responsabilità e gradi di occupazione differenti dei membri.
- Suddivisione in diversi settori di responsabilità, senza sostituirsi a vicenda durante la normale attività. Nella stagione principale si rinuncia alle vacanze e tutti cercano di partecipare al massimo all’attività.
- Comunità di produzione Grafenried
- Ripartizione del lavoro nella stalla tra i soci, calendario delle ferie e dei giorni liberi, che viene preparato anticipatamente per diversi mesi o addirittura per tutto l’anno.
- Processi di lavoro chiaramente definiti e responsabilità per la trasformazione e la commercializzazione in maniera professionale nonché per il servizio clienti (soprattutto nel caso dei servizi di catering).
- Baselbieter Bäuerinnen Apéro – Video: domande sulle modalità di prenotazione e sulle responsabilità all’interno della Sagl
- so-fein Bäuerinnen- und Landfrauenapéro
Comunicazione
La comunicazione è un aspetto particolarmente importante nella collaborazione interaziendale, poiché le persone non solo lavorano insieme, ma possono anche perseguire obiettivi strategici comuni. Chi parla apertamente con gli altri e risolve rapidamente le controversie evita conflitti maggiori e crea i presupposti affinché la collaborazione funzioni bene anche in futuro.
Esempi delle diverse possibilità di comunicazione:
- Incontri periodici (ad es. una volta al mese, alla settimana o all’anno) per la pianificazione e l’indirizzo strategico, eventualmente anche con l’ausilio di un esperto che consente di affrontare le questioni in modo neutrale. Le decisioni operative sono di solito prese dalla/e persona/e responsabile/i.
- Comunità aziendale Suter-Schmid – Video: Domanda ai soci della comunità aziendale sulla pianificazione strategica e operativa
- Colloqui solo se necessario, se ci si incontra o nel caso ci siano aspetti da chiarire. Particolarmente indicati per forme di collaborazione di lunga data che sono già ben consolidate tra i soci.
- Sporadicamente riunioni più frequenti per preparare e gestire in modo ottimale l’alta stagione.
Distribuzione dei profitti
La ripartizione delle spese e dei profitti è un punto importante che deve essere ben chiarito all’interno della comunità, in modo che tutti i partecipanti si sentano trattati equamente e valorizzati. Anche in questo caso, tuttavia, esistono varie possibilità per definire in un contratto le questioni finanziarie, a seconda dei desideri dei soci.
Esempi di vari accordi sui profitti e sul pagamento degli stipendi:
- Gestione delle singole aziende per proprio conto (soprattutto nel caso delle comunità aziendali settoriali, delle comunità di avvicendamento delle colture o di altre forme di collaborazione più semplici, in cui le aziende non costituiscono necessariamente un’unità).
- Nessuna annotazione delle ore, ripartizione dei profitti in parti uguali tra i partecipanti.
- Pagamento dei salari al giorno o all’ora, a seconda del lavoro svolto dai membri, distribuzione dei profitti in parti uguali ai partecipanti.
- Pagamento dei salari in base alla quantità di latte, detrazioni per il foraggio acquistato per mucca (specialmente nel caso di comunità aziendale settoriale nella produzione di latte).
Nel caso di lavori al di fuori dall’azienda, ci sono anche varie possibilità di resa dei conti all’interno della comunità:
- Versamento dell’indennità giornaliera guadagnata fuori dall’azienda nel conto comune.
- Versamento dell’indennità giornaliera nel conto comune quando si usano macchine/risorse comuni; per il lavoro indipendente dalla cooperazione, i guadagni vanno ai membri stessi.
In situazioni in cui non si vogliano apportare – o siano inutili – modifiche contrattuali oppure operative alle modalità di funzionamento, può essere opportuno cercare di risolvere i conflitti con l’aiuto di un esperto o di un mediatore. In alcune circostanze, anche non conflittuali, per i partecipanti può risultare più indicato uno scioglimento della comunità. La scelta migliore a seconda della situazione può essere discussa anche con un consulente professionista.
Qui di seguito trova raccolte di documenti e indirizzi utili per agevolare la risoluzione dei conflitti e anche in caso di scioglimento della comunità.
Quando le persone lavorano insieme, molte cose possono andare storte: incidenti, crollo delle vendite, errori, mancato rispetto degli accordi, divergenze di opinione e malintesi, eccetera. È normale e non è il caso di preoccuparsi, ma è molto importante che i partner interessati reagiscano correttamente in tali situazioni ed evitino di compiere costosi passi falsi per inezie o che si instaurino controversie perenni a causa di valutazioni divergenti della situazione.
Di seguito sono elencate alcune risorse che possono essere utili per affrontare i conflitti.
Sito Internet Teoria dei conflitti
In caso di conflitto sostanziale o cronico, dopo la fase di escalation si può procedere nel modo seguente.
- Se la fiducia e la comunicazione all’interno della comunità sono rimaste fondamentalmente intatte
Concordare una discussione tra le persone interessate. A tal fine, concedersi tempo a sufficienza in un luogo in cui poter parlare indisturbati. Durante la discussione, prestare particolare attenzione alle regole di una discussione equilibrata. Se necessario, testare le misure decise in una fase di prova e poi discutere insieme dell’impatto che hanno avuto e, se necessario, modificarle. - Se la fiducia o la cultura del dialogo sono minacciate, ma alcuni aspetti funzionano ancora
Concordare una discussione con tutti i soci al fine di risolvere il punto controverso internamente, se possibile. Durante la discussione, prestare particolare attenzione alle regole di una discussione equilibrata. Concordare in anticipo gli obiettivi dell’incontro e verbalizzare i risultati. Testare le misure decise in una fase di prova e poi discutere insieme dell’impatto che hanno avuto e, se necessario, modificarle. - Se la fiducia viene meno e la comunicazione aperta è ormai minata
Consultare un esperto (mediatore, coach, conciliatore) per risolvere il conflitto e ottenere il consenso esplicito di tutti i soci. Chiarire gli obiettivi della consulenza con gli esperti e concordare tempistiche e costi. Partecipare costruttivamente al programma di discussione dell’esperto consultato e cercare seriamente di attuare le misure decise. - Quando la fiducia è andata in frantumi e la comunicazione aperta non funziona più
In primo luogo, verificare con il coach se c’è ancora una possibilità di salvare la comunità. In caso affermativo, iniziare dal punto precedente.
In caso negativo, non esitare ad affrontare il tema dell’abbandono da parte di un socio o dello scioglimento della comunità. A tal fine, si raccomanda di consultare un esperto poiché soprattutto in caso di scioglimento anticipato, l’equità e la chiarezza tra i partner hanno la priorità assoluta. Ciò richiede spesso il supporto di un moderatore/coach, nonché di un fiduciario o di un consulente in economia aziendale. In ogni caso si tratta di un investimento redditizio, perché una fine caotica che si trascina tra le controversie non solo costerà molto di più, ma lascerà anche profonde ferite sul piano emotivo.
Anche in caso di scioglimento, seguire il programma di consulenza tecnica in modo costruttivo e attuare le misure e i compiti concordati in modo serio e tempestivo. Se lo scioglimento di una comunità è affrontato in modo lineare e rapido, i vecchi partner possono rialzarsi molto più rapidamente e ridisegnare il loro futuro senza impedimenti.
Ciascuno dei documenti seguenti contiene raccolte dettagliate di informazioni per la risoluzione dei conflitti in varie forme di cooperazione interoperabile.
- Raggruppamento di terreni in affitto (pdf)
- Raggruppamento dell’utilizzo (pdf)
- Ricomposizione particellare contrattuale (pdf)
- Miglioria integrale (pdf)
- Investimenti interaziendali in macchine (pdf)
- Investimenti interaziendali in edifici (pdf)
- Comunità aziendale (pdf)
- Communità aziendale settoriale (pdf)
- Comunità di trasformazione e commercializzazione → analogo a communià aziendale e communità aziendale settoriale
Qual è la procedura a cui attenersi se si vuole abbandonare una collaborazione? Che cosa succede se l’abbandono diventa una scelta obbligata a causa dell’invalidità o del decesso di un socio? Come è disciplinata la divisione dell’eredità? Qui di seguito trova tutte le risposte a queste domande e altre importanti informazioni sull’eventuale abbandono di una collaborazione, suddivise in documenti dettagliati a seconda delle diverse forme di collaborazione.
- Comunità di avvicendamento delle colture (pdf)
- Raggruppamento di terreni in affitto (pdf)
- Raggruppamento dell’utilizzo (pdf)
- Ricomposizione particellare contrattuale (pdf)
- Miglioria integrale (pdf)
- Investimenti interaziendali in macchine (pdf)
- Investimenti interaziendali in edifici (pdf)
- Communità aziendale (pdf)
- Communità aziendale settoriale (pdf)
- Comunità di trasformazione e commercializzazione (pdf)
La possibilità di ottenere un’opinione obiettiva è importante e di solito consente anche d’individuare più rapidamente una soluzione ottimale per tutti i partecipanti. Qui di seguito trova alcune offerte nel settore della consulenza che possono esserle utili con domande generali sulla direzione delle aziende (edilizia, energia, pagamenti diretti, ecc.), ma anche per mediare eventuali conflitti o per gestire le discussioni.
AGRIDEA
Sportelli e servizi di consulenza generali
Agriexpert
Offerte di assistenza nazionali e cantonali generali
Rechtsberatung je nach Kanton
Associazioni cantonali di avvocati, panoramica
Altre offerte nel settore della consulenza per regione